Bergen 2017: Cassani chiama, Nibali ci pensa: “Bisogna capire che ruolo potrei avere, cosa potrei dare alla Nazionale”

Un Vincenzo Nibali così in forma potrebbe servire anche al Mondiale di Bergen 2017? Il percorso non sembra ideale per uno scalatore come lui, ma il siciliano è uno che sa inventare e su tracciati mossi può sorprendere. Lo mancanza di spunto in volata a quel punto potrebbe non essere un problema, o comunque relativo: lo Squalo dello Stretto può mordere anche nei Fiordi. Soprattutto in caso di condizioni meteo estreme, che sembrano molto probabili visto periodo e latitudine.

Davide Cassani lo sa e ha chiesto la sua disponibilità al siciliano, che non scarta la possibilità, pur senza dare ancora una risposta definitiva, che difficilmente potrà arrivare prima della fine della Vuelta a España. “Bisogna capire che ruolo potrei avere, cosa potrei dare alla Nazionale – commenta alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi – Certo che se la corsa si facesse dura… Vedremo nei prossimi giorni”.

D’altro canto, la selezione azzurra sinora ha preso una direzione abbastanza precisa, con corridori come Matteo Trentin ed Elia Viviani che hanno a loro volta mostrato in queste ultime settimane una condizione eccezionale, ottenendo in due nove successi nell’ultimo mese (quattro Trentin, cinque Viviani), di cui almeno cinque di primissimo piano. Senza dimenticare anche Sonny Colbrelli, le cui caratteristiche sono perfette per il tracciato norvegese, e che nel mese di settembre riesce sempre a presentarsi in ottima forma.

“Pioverà anche lì, lo so – aggiunge Nibali, che non vuole imporre la sua presenza in una selezione che si sta già definendo – Però abbiamo Colbrelli e Trentin che con la pioggia si trovano bene e sono molto adatti a quel percorso. Viviani sta andando fortissimo”. L’uomo simbolo del nostro movimento ci sta dunque pensando seriamente, ma non vuole pestare i piedi a nessuno con la sua, inevitabilmente, ingombrante presenza.

Bisognerà trovare equilibri, anche pensando alle possibili tattiche di gara e i possibili gregari da convocare per cercare di dare possibilità a tutti i nostri big. Un compito che il cittì, capace di aggregare e unire come pochi sanno fare, si mostra pronto a portare a termine. Palla dunque al siciliano, che dovrà far sapere le sue intenzioni al più presto. Ma prima c’è una Vuelta su cui concentrarsi.

Una maglia azzurra però è già prenotata: quella per Innsbruck 2018. “L’anno prossimo in Austria il Mondiale lo voglio vincere – ammette – Quel percorso sì che mi piace. E tanto”. Ma una cosa non esclude l’altra.

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